Berlusconi: «Pettegolezzi infondati. Ma attacchi non ci impressionano. Già mantenuti molti impegni»
ROMA - I «sondaggi confermano la fiducia degli italiani nel governo» nonostante il «fango gettato sul presidente del Consiglio e sui ministri» da «pettegolezzi senza fondamento». L'argomento è ancora quello, scottante, delle intercettazioni e a parlare è Silvio Berlusconi. Il premier, al termine del Consiglio dei ministri, fa sapere però che «gli attacchi non impressionano» l'Esecutivo e che «quello che appare su stampa e televisioni è un panorama completamente diverso rispetto all'azione del governo. L'attenzione - spiega il premier - si concentra su fatti che nulla hanno a che vedere con il programma di governo e portano in primo piano l'attacco continuo di certa magistratura a chi deve governare scelto dal Paese, mentre si vuole sovvertire il voto popolare». Il premier, affiancato in conferenza stampa dai ministri Sacconi, Alfano, Calderoli, La Russa, Carfagna e Rotondi, prova dunque ad allontanare i veleni sulle intercettazioni, spostando l'attenzione sull'azione di governo ma nello stesso tempo difendendo la sua squadra. Con un cenno esplicito ai «nuovi» ministri e ai contributi dati con la loro «vitalità e giovinezza»
BLOCCA-PROCESSI - Nel corso della conferenza stampa il premier ha anche fatto intendere che non si avvarrà della norma che blocca i processi per le 5 più alte cariche dello Stato. «Il premier non ha bisogno di essere salvato, si salva da solo», ha detto Berlusconi, «ha un'autorevolezza che va oltre i magistrati militarizzati e militanti». «Rinuncio a ogni vantaggio, non ho bisogno di nuovo norme giudiziarie. Mi sono sempre difeso nei processi - ha aggiunto il Cavaliere - e sono il recordman dei processi con 2.500 udienze». Parlando però del tema della giustizia Berlusconi ha anche specificato di non avere più intenzione di «acuire la polemica al di là di quanto sia produttivo per tutti».
IMPEGNI E GAZEBO - «A due mesi dall'inizio dell'attività del governo» Berlusconi fa sapere di essere «soddisfatto della squadra e del lavoro dell'Esecutivo: un lavoro eccezionale - lo definisce il Cavaliere - che è andato diritto nella realizzazione degli impegni elettorali». E proprio per «comunicare ai cittadini le cose fatte dal governo» e sondare il gradimento sui provvedimenti approvati dal governo Berlusconi rilancia i gazebo: «Saranno attivi da questo fine settimana e per tutti i week end» spiega il premier.
RIFIUTI - Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio ha anche fatto riferimento all'emergenza rigiuti in Campania, promettendo, a nome del governo che «nei prossimi 15 giorni saranno rimossi interamente i rifiuti da tutte le strade della Campania, di Napoli e provincia. Entro il 20 luglio non ci saranno più giacenze in strada con l'assoluto impegno di non farle accumulare più» ha precisato il premier.
NAPOLI - Il nodo intercettazioni intanto resta in primo piano. E il gip di Napoli, Luigi Giordano, si è riservato di decidere sulla richiesta da inoltrare al Parlamento per utilizzare proprio le telefonate tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e l’ex direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà. Il giudice dovrebbe pronunciarsi entro sette giorni e dovrà anche esprimersi in merito alla questione di competenza territoriale sollevata dai legali del premier che vorrebbero che il procedimento fosse trasferito nella capitale. Per l’8 luglio, invece, è fissata l’udienza preliminare davanti al gup, Lia Paola Laviano, che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio.
ROMA - I «sondaggi confermano la fiducia degli italiani nel governo» nonostante il «fango gettato sul presidente del Consiglio e sui ministri» da «pettegolezzi senza fondamento». L'argomento è ancora quello, scottante, delle intercettazioni e a parlare è Silvio Berlusconi. Il premier, al termine del Consiglio dei ministri, fa sapere però che «gli attacchi non impressionano» l'Esecutivo e che «quello che appare su stampa e televisioni è un panorama completamente diverso rispetto all'azione del governo. L'attenzione - spiega il premier - si concentra su fatti che nulla hanno a che vedere con il programma di governo e portano in primo piano l'attacco continuo di certa magistratura a chi deve governare scelto dal Paese, mentre si vuole sovvertire il voto popolare». Il premier, affiancato in conferenza stampa dai ministri Sacconi, Alfano, Calderoli, La Russa, Carfagna e Rotondi, prova dunque ad allontanare i veleni sulle intercettazioni, spostando l'attenzione sull'azione di governo ma nello stesso tempo difendendo la sua squadra. Con un cenno esplicito ai «nuovi» ministri e ai contributi dati con la loro «vitalità e giovinezza»
BLOCCA-PROCESSI - Nel corso della conferenza stampa il premier ha anche fatto intendere che non si avvarrà della norma che blocca i processi per le 5 più alte cariche dello Stato. «Il premier non ha bisogno di essere salvato, si salva da solo», ha detto Berlusconi, «ha un'autorevolezza che va oltre i magistrati militarizzati e militanti». «Rinuncio a ogni vantaggio, non ho bisogno di nuovo norme giudiziarie. Mi sono sempre difeso nei processi - ha aggiunto il Cavaliere - e sono il recordman dei processi con 2.500 udienze». Parlando però del tema della giustizia Berlusconi ha anche specificato di non avere più intenzione di «acuire la polemica al di là di quanto sia produttivo per tutti».
IMPEGNI E GAZEBO - «A due mesi dall'inizio dell'attività del governo» Berlusconi fa sapere di essere «soddisfatto della squadra e del lavoro dell'Esecutivo: un lavoro eccezionale - lo definisce il Cavaliere - che è andato diritto nella realizzazione degli impegni elettorali». E proprio per «comunicare ai cittadini le cose fatte dal governo» e sondare il gradimento sui provvedimenti approvati dal governo Berlusconi rilancia i gazebo: «Saranno attivi da questo fine settimana e per tutti i week end» spiega il premier.
RIFIUTI - Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio ha anche fatto riferimento all'emergenza rigiuti in Campania, promettendo, a nome del governo che «nei prossimi 15 giorni saranno rimossi interamente i rifiuti da tutte le strade della Campania, di Napoli e provincia. Entro il 20 luglio non ci saranno più giacenze in strada con l'assoluto impegno di non farle accumulare più» ha precisato il premier.
NAPOLI - Il nodo intercettazioni intanto resta in primo piano. E il gip di Napoli, Luigi Giordano, si è riservato di decidere sulla richiesta da inoltrare al Parlamento per utilizzare proprio le telefonate tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e l’ex direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà. Il giudice dovrebbe pronunciarsi entro sette giorni e dovrà anche esprimersi in merito alla questione di competenza territoriale sollevata dai legali del premier che vorrebbero che il procedimento fosse trasferito nella capitale. Per l’8 luglio, invece, è fissata l’udienza preliminare davanti al gup, Lia Paola Laviano, che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio.
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