Panico a Gerusalemme dove un palestinese ha investito un bus e alcune auto, facendoli capovolgere
GERUSALEMME - Attacco con modalità inedite a Jaffa Road, una delle vie principali di Gerusalemme. Un palestinese a bordo di un bulldozer si è lanciato, presumibilmente viaggiando contromano, contro un bus e alcune auto che viaggiavano su Jaffa road facendo capovolgere i veicoli con decine di passeggeri a bordo.
VITTIME - Almeno tre le vittime e 45 i feriti, secondo fonti mediche. Mentre alcuni media locali parlano di quattro- cinque vittime. Il bilancio è ancora provvisorio. Oltre al conducente del bulldozer, freddato da un militare di passaggio, sono rimasti uccisi altri tre, forse quattro automobilisti israeliani, secondo fonti stampa. La polizia non ha per ora pubblicato un bilancio ufficiale. Secondo una prima ricostruzione, il palestinese è riuscito a impadronirsi del bulldozer che si trovava in uno dei cantieri allestiti per la costruzione di una linea di metropolitana. Sceso ad alta velocità dalla via Sarei Israel è piombato nella via Jaffa dove ha investito numerose automobili, un autobus, nonchè passanti che si trovavano sui marciapiedi. Testimoni oculari riferiscono che l'uomo «aveva uno sguardo gelido» anche mentre infliggeva colpi con la grande pala del suo automezzo sul tetto di un'automobile dove, terrorizzata, era prigioniera una israeliana. La donna, dicono testimoni oculari, è rimasta uccisa. Un bambino che era con lei è stato salvato in extremis da uno dei passanti.
L'ATTENTATORE - Secondo fonti citate dalla tv alla guida del bulldozer schiantatosi contro un bus c'era un palestinese residente a Gerusalemme est con carta d'identità israeliana. L'attentatore palestinese era armato di pistola.
LA RIVENDICAZIONE - L'attacco è stato rivendicato dall'Unità Imad Mughnieh delle Brigate dei liberatori della Galilea, un gruppo poco conosciuto che a marzo aveva rivendicato l'attentato alla scuola rabbinica di Gerusalemme. Il gruppo aveva accusato lo Stato ebraico di aver organizzato l'attentato di Damasco del 16 febbraio in cui rimase ucciso Mughnieh,capo militare di Hezbollah. La rivendicazione è stata arrivata con una telefonata all'agenzia France Presse.
«LOGICO ATTACCO» - Hamas trova «logico» l'attacco palestinese a Gerusalemme. In una prima dichiarazione all'Ansa Sami Abu Zuhri, un dirigente di Hamas a Gaza, ha precisato di non avere ancora informazioni dirette in merito.Ma, ha aggiunto: «Se fosse confermato che si tratta di una operazione condotta dalla resistenza palestinese si tratterebbe della conseguenza logica e naturale per le continue aggressioni e per le violenze condotte da Israele in Cisgiordania, a Gerusalemme e anche a Gaza». Dichiarazioni analoghe sono giunte dal portavoce della Jihad islamica a Gaza.
SFONDATO VALICO DI RAFAH - Migliaia di palestinesi intanto hanno preso d'assalto il valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. La polizia egiziana, presa a sassate, ha usato gli idranti per respingere la folla. I palestinesi sperano di potersi recare all'estero dopo mesi in cui è stata mantenuta una totale chiusura. Fonti di Gaza riferiscono che in base ad intese fra Hamas e il governo egiziano oggi dovevano transitare 500 palestinesi, ma solo 50 sono stati ammessi in Egitto. A questo punto la frustrazione popolare si è manifestata con nutriti lanci di sassi contro i soldati egiziani che hanno risposto lanciando sassi a loro volta e ricorrendo ad idranti. Alcune persone sono rimaste contuse, poi la calma è stata ripristinata.
GERUSALEMME - Attacco con modalità inedite a Jaffa Road, una delle vie principali di Gerusalemme. Un palestinese a bordo di un bulldozer si è lanciato, presumibilmente viaggiando contromano, contro un bus e alcune auto che viaggiavano su Jaffa road facendo capovolgere i veicoli con decine di passeggeri a bordo.
VITTIME - Almeno tre le vittime e 45 i feriti, secondo fonti mediche. Mentre alcuni media locali parlano di quattro- cinque vittime. Il bilancio è ancora provvisorio. Oltre al conducente del bulldozer, freddato da un militare di passaggio, sono rimasti uccisi altri tre, forse quattro automobilisti israeliani, secondo fonti stampa. La polizia non ha per ora pubblicato un bilancio ufficiale. Secondo una prima ricostruzione, il palestinese è riuscito a impadronirsi del bulldozer che si trovava in uno dei cantieri allestiti per la costruzione di una linea di metropolitana. Sceso ad alta velocità dalla via Sarei Israel è piombato nella via Jaffa dove ha investito numerose automobili, un autobus, nonchè passanti che si trovavano sui marciapiedi. Testimoni oculari riferiscono che l'uomo «aveva uno sguardo gelido» anche mentre infliggeva colpi con la grande pala del suo automezzo sul tetto di un'automobile dove, terrorizzata, era prigioniera una israeliana. La donna, dicono testimoni oculari, è rimasta uccisa. Un bambino che era con lei è stato salvato in extremis da uno dei passanti.
L'ATTENTATORE - Secondo fonti citate dalla tv alla guida del bulldozer schiantatosi contro un bus c'era un palestinese residente a Gerusalemme est con carta d'identità israeliana. L'attentatore palestinese era armato di pistola.
LA RIVENDICAZIONE - L'attacco è stato rivendicato dall'Unità Imad Mughnieh delle Brigate dei liberatori della Galilea, un gruppo poco conosciuto che a marzo aveva rivendicato l'attentato alla scuola rabbinica di Gerusalemme. Il gruppo aveva accusato lo Stato ebraico di aver organizzato l'attentato di Damasco del 16 febbraio in cui rimase ucciso Mughnieh,capo militare di Hezbollah. La rivendicazione è stata arrivata con una telefonata all'agenzia France Presse.
«LOGICO ATTACCO» - Hamas trova «logico» l'attacco palestinese a Gerusalemme. In una prima dichiarazione all'Ansa Sami Abu Zuhri, un dirigente di Hamas a Gaza, ha precisato di non avere ancora informazioni dirette in merito.Ma, ha aggiunto: «Se fosse confermato che si tratta di una operazione condotta dalla resistenza palestinese si tratterebbe della conseguenza logica e naturale per le continue aggressioni e per le violenze condotte da Israele in Cisgiordania, a Gerusalemme e anche a Gaza». Dichiarazioni analoghe sono giunte dal portavoce della Jihad islamica a Gaza.
SFONDATO VALICO DI RAFAH - Migliaia di palestinesi intanto hanno preso d'assalto il valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. La polizia egiziana, presa a sassate, ha usato gli idranti per respingere la folla. I palestinesi sperano di potersi recare all'estero dopo mesi in cui è stata mantenuta una totale chiusura. Fonti di Gaza riferiscono che in base ad intese fra Hamas e il governo egiziano oggi dovevano transitare 500 palestinesi, ma solo 50 sono stati ammessi in Egitto. A questo punto la frustrazione popolare si è manifestata con nutriti lanci di sassi contro i soldati egiziani che hanno risposto lanciando sassi a loro volta e ricorrendo ad idranti. Alcune persone sono rimaste contuse, poi la calma è stata ripristinata.
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