Titolo originale: Mirrors
USA: 2008. Regia di: Alexandre Aja Genere: Horror Durata: 110'
Interpreti: Kiefer Sutherland, Amy Smart, Paula Patton, Cameron Boyce, Erica Gluck, Jason Flemyng
Sito web: www.mirrorsmovie.com
Nelle sale dal: 03/10/2008
Voto: 4
Recensione di: Nicola Picchi
In
quel di New York (ma è Bucarest), Benjamin Carson, ex poliziotto con
propensione alla bottiglia, trova un lavoro come guardiano notturno al
Mayflower, un grande magazzino distrutto da un incendio cinque anni
prima. Il protagonista scopre che il suo predecessore si era tolto la
vita tagliandosi la gola con un frammento di specchio, e non tarda a
rendersi conto che l’edificio potrebbe essere infestato.
Implacabile come la morte e le tasse, arriva l’ennesimo remake
americano di un horror asiatico, in questo caso il pregevole “Into the
Mirror” del coreano Kim Seong-ho, che poteva vantare la sottigliezza
della ghost story unita ad un’indubbia pulizia formale. Questa volta il
misfatto viene perpetrato da Alexandre Aja, uno dei più talentuosi
registi della nuova ondata horror francese, già autore di “Alta
Tensione” e del riuscito remake de “Le colline hanno gli occhi”, e
duole dire che si tratta di un pesante passo indietro rispetto alle
opere precedenti. Superfluo aggiungere che la sceneggiatura, firmata
dallo stesso regista e da Gregory Levasseur, abbandona ben presto le
rarefatte suggestioni dell’originale, di cui mantiene però la
conclusione, per imbastire un tedioso pasticcio a base di schizofrenia,
possessioni, suore e monasteri, ingiustificabile da ogni punto di
vista. Lontano dai prediletti carnai con variopinti festoni di sangue e
budella, Aja non ha il polso per governare la situazione e preferisce
esacerbare i toni, ma questa volta l’approccio adrenalinico non
funziona e si traduce in un totale fraintendimento del plot.
Le avventure del peripatetico Kiefer Sutherland, a dire il vero
un’Alice un po’ imbolsita, attraverso lo specchio, non suscitano
interesse bensì un’invincibile sonnolenza. Per la prima mezz’ora
l’inquieto aggirarsi di Ben Carson per i fatiscenti corridoi del
Mayflower, tra manichini carbonizzati e manifestazioni sovrannaturali
alquanto iettatorie, ricordano, ma infinitamente meno riuscite, un
qualsiasi survival horror della Capcom.
In seguito, forse preoccupato dal ritmo un po’ lasco, Aja preferisce
lasciare il campo libero a una meccanica quanto prevedibile successione
di presunti effetti shock, tra cui la scena gore dello sradicamento
della mascella, che sortisce effetti involontariamente comici
riportando alla memoria alcuni momenti di “L’Armata delle Tenebre” di
Sam Raimi. La parte finale poi, con salvataggio in extremis della
moglie con prole al seguito dalle malintenzionate manifestazioni
fantasmatiche, è un campionario dello stereotipo più vieto e il
definitivo trionfo del déjà-vu. Il tutto è completato da buoni effetti
speciali (i soliti Nicotero & Berger) e da una sciagurata CGI sotto
il livello di guardia. Kiefer Sutherland, che sembra in trasferta da
un’episodio di “24”, si conferma attore mediocre se non pessimo, e lo
stesso può dirsi del resto del cast, ma va considerato che i dialoghi
rasentano spesso l’imbarazzo e avrebbero messo in sicure difficoltà
anche attori ben più dotati di quelli prescelti. Forse però Aja ha
voluto lanciare una sorta di SOS che invoca a gran voce di essere
decodificato: sequestrato dalla 20th Century Fox e costretto a sfornare
insulsi remake, con questo “Mirrors” vuole dirci che il suo cinema è
ormai costretto ad essere il pallido riflesso di quello che potrebbe
essere.
USA: 2008. Regia di: Alexandre Aja Genere: Horror Durata: 110'
Interpreti: Kiefer Sutherland, Amy Smart, Paula Patton, Cameron Boyce, Erica Gluck, Jason Flemyng
Sito web: www.mirrorsmovie.com
Nelle sale dal: 03/10/2008
Voto: 4
Recensione di: Nicola Picchi
In
quel di New York (ma è Bucarest), Benjamin Carson, ex poliziotto con
propensione alla bottiglia, trova un lavoro come guardiano notturno al
Mayflower, un grande magazzino distrutto da un incendio cinque anni
prima. Il protagonista scopre che il suo predecessore si era tolto la
vita tagliandosi la gola con un frammento di specchio, e non tarda a
rendersi conto che l’edificio potrebbe essere infestato.
Implacabile come la morte e le tasse, arriva l’ennesimo remake
americano di un horror asiatico, in questo caso il pregevole “Into the
Mirror” del coreano Kim Seong-ho, che poteva vantare la sottigliezza
della ghost story unita ad un’indubbia pulizia formale. Questa volta il
misfatto viene perpetrato da Alexandre Aja, uno dei più talentuosi
registi della nuova ondata horror francese, già autore di “Alta
Tensione” e del riuscito remake de “Le colline hanno gli occhi”, e
duole dire che si tratta di un pesante passo indietro rispetto alle
opere precedenti. Superfluo aggiungere che la sceneggiatura, firmata
dallo stesso regista e da Gregory Levasseur, abbandona ben presto le
rarefatte suggestioni dell’originale, di cui mantiene però la
conclusione, per imbastire un tedioso pasticcio a base di schizofrenia,
possessioni, suore e monasteri, ingiustificabile da ogni punto di
vista. Lontano dai prediletti carnai con variopinti festoni di sangue e
budella, Aja non ha il polso per governare la situazione e preferisce
esacerbare i toni, ma questa volta l’approccio adrenalinico non
funziona e si traduce in un totale fraintendimento del plot.
Le avventure del peripatetico Kiefer Sutherland, a dire il vero
un’Alice un po’ imbolsita, attraverso lo specchio, non suscitano
interesse bensì un’invincibile sonnolenza. Per la prima mezz’ora
l’inquieto aggirarsi di Ben Carson per i fatiscenti corridoi del
Mayflower, tra manichini carbonizzati e manifestazioni sovrannaturali
alquanto iettatorie, ricordano, ma infinitamente meno riuscite, un
qualsiasi survival horror della Capcom.
In seguito, forse preoccupato dal ritmo un po’ lasco, Aja preferisce
lasciare il campo libero a una meccanica quanto prevedibile successione
di presunti effetti shock, tra cui la scena gore dello sradicamento
della mascella, che sortisce effetti involontariamente comici
riportando alla memoria alcuni momenti di “L’Armata delle Tenebre” di
Sam Raimi. La parte finale poi, con salvataggio in extremis della
moglie con prole al seguito dalle malintenzionate manifestazioni
fantasmatiche, è un campionario dello stereotipo più vieto e il
definitivo trionfo del déjà-vu. Il tutto è completato da buoni effetti
speciali (i soliti Nicotero & Berger) e da una sciagurata CGI sotto
il livello di guardia. Kiefer Sutherland, che sembra in trasferta da
un’episodio di “24”, si conferma attore mediocre se non pessimo, e lo
stesso può dirsi del resto del cast, ma va considerato che i dialoghi
rasentano spesso l’imbarazzo e avrebbero messo in sicure difficoltà
anche attori ben più dotati di quelli prescelti. Forse però Aja ha
voluto lanciare una sorta di SOS che invoca a gran voce di essere
decodificato: sequestrato dalla 20th Century Fox e costretto a sfornare
insulsi remake, con questo “Mirrors” vuole dirci che il suo cinema è
ormai costretto ad essere il pallido riflesso di quello che potrebbe
essere.
Sab Ott 13, 2012 11:06 pm Da NICO50
» Supercoppa Italiana - Lazio, buona la prima: la Supercoppa è tua
Sab Ago 08, 2009 6:50 pm Da TOMMY's
» Semaforo elettronico
Gio Ago 06, 2009 5:19 pm Da TOMMY's
» Electronics Assistant: 4.1
Gio Ago 06, 2009 5:14 pm Da TOMMY's
» Capacitor Conversions Ver 1.2.0
Mar Ago 04, 2009 10:08 pm Da TOMMY's
» Resistor Color Code Calculator Ver 2.4
Mar Ago 04, 2009 10:04 pm Da TOMMY's
» TELEGUIDA SERALE GIUGNO 09
Mar Giu 30, 2009 12:02 pm Da TOMMY's
» Episodi
Mar Giu 23, 2009 8:44 pm Da TOMMY's
» Classifica piloti e team
Lun Giu 22, 2009 11:25 am Da TOMMY's