L'inglese vince il GP di Malesia interrotto a 24 giri dal termine per un autentico nubifragio che si è abbattutto sul circuito di Sepang; secondo posto per Heidfeld davanti al connazionale Glock. Disastro Ferrari: Massa nono, Raikkonen ritirato per problemi al Kers; Hamilton settimo
E' sempre più Formula Uno caos. Non bastavano i cambi di regolamenti dell'ultimo secondo, le polemiche per le super prestazioni della Brawn Gp, o la strabiliante - e sorprendente - supremazia messa in mostra da Button nel primo appuntamento dell'anno, una settimana fa in Australia. In Malesia, infatti, succede praticamente di tutto anche se alla fine è il solito Ross Brawn a sorridere con il suo fido scudiero, Button, a festeggiare la seconda vittoria in altrettante gare al termine di una corsa pazza.
Semaforo verde e Rosberg inserisce il turbo bruciando tutti portandosi meritatamente in testa continuando a viaggiare a ritmi incredibili: solo Trulli e Button (dalla pole, scivolato al terzo posto) cercano di resistere ai temponi del tedesco della Bmw. Nelle retrovie, Raikkonen approfitta di un errore di Alonso per salire al quinto posto, mentre Massa prova un'improbabile rimonta figlia delle sciagurate qualifiche che hanno costretto il brasiliano del Cavallino a scattare dalla 16esima posizione. Rosberg vola, ma anche Button comincia a fare sul serio e al primo giro di pit-stop l'inglese della Brawn sfrutta i secondi guadagnati in precedenza per portarsi al comando. Da lì in poi, però, succede il finimondo con le scuderie che cominciano a sfidarsi a strategie per capire come e, soprattutto, quando comincerà a diluviare viste le nuvole cariche di pioggia sopra il circuito.
Comincia a piovere sulla pista ma comincia a piovere, soprattutto, in casa Ferrari. Il Cavallino, infatti, azzarda prima di tutti: Raikkonen ai box, costretto a montare gomme da bagnato estremo, ma le prime gocce cominciano a cadere molto più tardi con il finlandese tristemente rassegnato a chiudere ogni giro con circa 20 secondi di ritardo rispetto a tutti gli altri. Ci si mette anche il tempo, anzi il vento, a complicare la vita di tutti i piloti con la pioggia che 'decide' di colpire solo alcuni tratti del tracciato costringendo a un vero e proprio balletto ai box con i meccanici impegnati a cambiare in continuazione i pneumatici: gomme bagnate, no, gomme intermedie. Anzi no, ancora bagnate. Insomma, è il delirio nei box. Alla fine si scatena l'inferno, con la pioggia che comincia a cadere a catinelle sul circuito malese: la Direzione corse decide, giustamente, di esporre la bandiera rossa quando mancano ancora 24 giri (sui 56 giri complessivi).
I piloti tornano sulla griglia di partenza con Button davanti a tutti, mentre Raikkonen è costretto a rientrare ai box per problemi al Kers: ritiro per il finlandese che, al momento dello stop, era comunque in 14esima posizione. In pit-lane c'è grande indecisione: i piloti, infatti, non vorrebbero correre per la scarsa visibilità. Non solo per la pioggia ma soprattutto perchè in Malesia sono quasi le sei di sera, a causa delle logiche di questa stagione di far correre nel tardo pomeriggio per privilegiare gli orari europei. Scelta piu' che discutibile, ma questa è tutta un'altra storia...
La Direzione, però, vuole i piloti in pista per concludere almeno altri 9 giri e arrivare alla fatidica soglia del 75% dei giri completati per poter assegnare il punteggio completo, e non dimezzato. Circa quartanta minuti di incertezza ma, nonostante la pioggia cominci a diminuire e un'iniziale ottimismo, alla fine arriva un po' a sorpresa la notizia della sospensione della gara.
Gara bagnata, gara fortunata, dice un vecchio detto: la penseranno così alla Brawn con Button che - in attesa della decisione della Fia del prossimo 14 aprile - si conferma re incontrastato in questo avvio di stagione centrando un'incredibile doppietta nei primi due appuntamenti della stagione. Gara fortunata per Heidfeld, che in queste condizioni, diciamo un po' particolari, si esalta sempre così come Glock che festeggia un meritatissimo terzo posto davanti al compagno di squadra, Jarno Trulli. Hamilton limita i danni chiudendo al settimo posto che gli valgono comunque un punticino: sempre meglio di niente.
Piove sul bagnato, invece, in Ferrari: zero punti in due gare è un segnale più che preoccupante. Non succedeva, infatti, dal 1992. Diciasette anni: un'eternità. Il Cavallino ha pagato certamente l'azzardo di richiamare Raikkonen in anticipo per montare gomme da bagnato. Ma non può, e non deve, essere solo questo il motivo di un avvio di stagione disastroso. Lì davanti, nel frattempo, continuano a correre e certamente non si metteranno ad aspettare una squadra in crisi di idee, di progetti ma soprattutto di soluzioni per poter raddrizzare - in tempo - questa pazza stagione....
E' sempre più Formula Uno caos. Non bastavano i cambi di regolamenti dell'ultimo secondo, le polemiche per le super prestazioni della Brawn Gp, o la strabiliante - e sorprendente - supremazia messa in mostra da Button nel primo appuntamento dell'anno, una settimana fa in Australia. In Malesia, infatti, succede praticamente di tutto anche se alla fine è il solito Ross Brawn a sorridere con il suo fido scudiero, Button, a festeggiare la seconda vittoria in altrettante gare al termine di una corsa pazza.
Semaforo verde e Rosberg inserisce il turbo bruciando tutti portandosi meritatamente in testa continuando a viaggiare a ritmi incredibili: solo Trulli e Button (dalla pole, scivolato al terzo posto) cercano di resistere ai temponi del tedesco della Bmw. Nelle retrovie, Raikkonen approfitta di un errore di Alonso per salire al quinto posto, mentre Massa prova un'improbabile rimonta figlia delle sciagurate qualifiche che hanno costretto il brasiliano del Cavallino a scattare dalla 16esima posizione. Rosberg vola, ma anche Button comincia a fare sul serio e al primo giro di pit-stop l'inglese della Brawn sfrutta i secondi guadagnati in precedenza per portarsi al comando. Da lì in poi, però, succede il finimondo con le scuderie che cominciano a sfidarsi a strategie per capire come e, soprattutto, quando comincerà a diluviare viste le nuvole cariche di pioggia sopra il circuito.
Comincia a piovere sulla pista ma comincia a piovere, soprattutto, in casa Ferrari. Il Cavallino, infatti, azzarda prima di tutti: Raikkonen ai box, costretto a montare gomme da bagnato estremo, ma le prime gocce cominciano a cadere molto più tardi con il finlandese tristemente rassegnato a chiudere ogni giro con circa 20 secondi di ritardo rispetto a tutti gli altri. Ci si mette anche il tempo, anzi il vento, a complicare la vita di tutti i piloti con la pioggia che 'decide' di colpire solo alcuni tratti del tracciato costringendo a un vero e proprio balletto ai box con i meccanici impegnati a cambiare in continuazione i pneumatici: gomme bagnate, no, gomme intermedie. Anzi no, ancora bagnate. Insomma, è il delirio nei box. Alla fine si scatena l'inferno, con la pioggia che comincia a cadere a catinelle sul circuito malese: la Direzione corse decide, giustamente, di esporre la bandiera rossa quando mancano ancora 24 giri (sui 56 giri complessivi).
I piloti tornano sulla griglia di partenza con Button davanti a tutti, mentre Raikkonen è costretto a rientrare ai box per problemi al Kers: ritiro per il finlandese che, al momento dello stop, era comunque in 14esima posizione. In pit-lane c'è grande indecisione: i piloti, infatti, non vorrebbero correre per la scarsa visibilità. Non solo per la pioggia ma soprattutto perchè in Malesia sono quasi le sei di sera, a causa delle logiche di questa stagione di far correre nel tardo pomeriggio per privilegiare gli orari europei. Scelta piu' che discutibile, ma questa è tutta un'altra storia...
La Direzione, però, vuole i piloti in pista per concludere almeno altri 9 giri e arrivare alla fatidica soglia del 75% dei giri completati per poter assegnare il punteggio completo, e non dimezzato. Circa quartanta minuti di incertezza ma, nonostante la pioggia cominci a diminuire e un'iniziale ottimismo, alla fine arriva un po' a sorpresa la notizia della sospensione della gara.
Gara bagnata, gara fortunata, dice un vecchio detto: la penseranno così alla Brawn con Button che - in attesa della decisione della Fia del prossimo 14 aprile - si conferma re incontrastato in questo avvio di stagione centrando un'incredibile doppietta nei primi due appuntamenti della stagione. Gara fortunata per Heidfeld, che in queste condizioni, diciamo un po' particolari, si esalta sempre così come Glock che festeggia un meritatissimo terzo posto davanti al compagno di squadra, Jarno Trulli. Hamilton limita i danni chiudendo al settimo posto che gli valgono comunque un punticino: sempre meglio di niente.
Piove sul bagnato, invece, in Ferrari: zero punti in due gare è un segnale più che preoccupante. Non succedeva, infatti, dal 1992. Diciasette anni: un'eternità. Il Cavallino ha pagato certamente l'azzardo di richiamare Raikkonen in anticipo per montare gomme da bagnato. Ma non può, e non deve, essere solo questo il motivo di un avvio di stagione disastroso. Lì davanti, nel frattempo, continuano a correre e certamente non si metteranno ad aspettare una squadra in crisi di idee, di progetti ma soprattutto di soluzioni per poter raddrizzare - in tempo - questa pazza stagione....
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